La crisi energetica
Bentornati sul blog di Dispotech. Questa settimana affrontiamo l’argomento crisi energetica, un problema di enormi proporzioni che sta creando disagi in tutta Europa – e la cui gravità, purtroppo, non accenna a diminuire.
Bentornati sul blog di Dispotech. Questa settimana affrontiamo l’argomento crisi energetica, un problema di enormi proporzioni che sta creando disagi in tutta Europa – e la cui gravità, purtroppo, non accenna a diminuire. Approfondiamo la questione grazie al supporto di un articolo letto su edition.cnn.com.
La crisi energetica che l’Europa sta affrontando a causa delle tensioni con la Russia – risultato del conflitto con l’Ucraina, la cui fine sembra ancora lontana – è molto seria e rischia di peggiorare giorno dopo giorno. La Russia, principale produttore di gas, ha limitato ulteriormente le esportazioni in Europa, causando disagi a milioni di cittadini e mettendo in seria difficoltà i governi, che spendono miliardi di euro in aiuto di imprese e privati.
Solo pochi giorni fa il prezzo del gas ha raggiunto la cifra record di 274€ per megawattora e il gigante del settore, Gazprom, ha interrotto il flusso di gas del gasdotto Nord Stream 1 per un lasso di tempo ancora indefinito. L’Europa dipende ancora troppo da Gazprom: l’anno scorso il 35% del gas utilizzato proveniva dalla Russia. Da giugno, la percentuale è scesa al 20%.
La chiusura dei gasdotti desta preoccupazione perché i governi europei hanno paura di non avere abbastanza scorte per l’inverno, nonostante siano stati fatti molti sforzi per evitare sprechi e raccogliere delle riserve in caso di emergenza.
In Gran Bretagna il prezzo del gas è salito di più di un terzo, mentre la sterlina ha raggiunto il suo valore minimo storico dal 1985. Liz Truss, nuovo Primo Ministro britannico, sente la pressione di dover fare tutto il possibile per aiutare cittadini e aziende a fronteggiare l’aumento del costo della vita (che inevitabilmente si abbatterà su tutto il continente). Si parla di un piano da 100 miliardi di sterline.
La Germania, principale economia europea, cercherà di aiutare i suoi cittadini con un pacchetto di aiuti del valore di 65 miliardi di euro.
Uno dei più grandi timori dell’Europa è che la Russia smetta definitivamente di fornirle gas. Questo sta già avvenendo ai paesi considerati “ostili” e, in parte, a quelli che si rifiutano di pagare in rubli. Le nazioni del G7 stanno cercando di fermare i capitali che potrebbero entrare in Russia e contribuire al finanziamento della guerra contro l’ Ucraina.
I leader europei sostengono che le scorte di energia e gas dovrebbero bastare per superare l’inverno senza affrontare crisi produttive e recessione; tuttavia sanno bene di dover fare di più e di allearsi per sostenersi a vicenda.
La crisi energetica ha creato disagi a tappeto sui settori produttivi anche nel nostro paese, in particolare per quanto riguarda la produzione di carta – le cui problematiche incidono su molti prodotti Dispotech.
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