Bentornati sul blog di Dispotech. Oggi parliamo di ghiaccio istantaneo e ice pack, soffermandoci sulla composizione di questi piccoli ma indispensabili dispositivi medici.
Che li teniamo in casa o in ufficio, nell’armadietto dei medicinali o in un luogo in cui si pratica sport, gli ice pack sono dei dispositivi medici molto comuni – accessibili, quindi, anche ai bambini. Solitamente gli ice pack (siano essi riutilizzabili o meno) hanno dei componenti che, se ingeriti accidentalmente, provocano effetti minori. Tuttavia è importante conoscere gli ingredienti di cui sono composti per riuscire a intervenire tempestivamente ed evitare intossicazioni o problemi di salute di qualsiasi tipo. Approfondiamo l’argomento grazie al supporto di un interessante articolo pubblicato su poison.org.
Gli ice pack e tutti gli impacchi di ghiaccio, volti a offrire i benefici del freddo, possono presentarsi in molteplici forme e consistenze.
- Alcuni, come i gel pack, sono dei sacchetti contenenti gelatina soffice e malleabile (che può essere congelata ma anche riscaldata);
- il ghiaccio istantaneo monouso sembra un normale sacchetto ma, se sottoposto alla pressione delle dita, si trasforma in pochi secondi in un ice pack. Questa tipologia di ice pack è molto comune da trovare nei kit di primo soccorso. Si tratta di un dispositivo usa e getta, va quindi buttato nei rifiuti indifferenziati una volta terminata l'applicazione.
A seconda del tipo di impacco di ghiaccio, i risultati dell'esposizione o dell’ingerimento di alcune parti possono variare da “non tossici” a “gravi”. Ma scopriamo di più.
Ice pack istantanei: composizione e avvertenze
Iniziamo dal ghiaccio istantaneo, anche conosciuto come ice pack istantaneo. Grazie ad un mix di reattori chimici, il sacchetto che li contiene può ghiacciarsi in pochi secondi. Ciò è possibile in seguito alla pressione e al mescolamento delle sostante chimiche contenute nel sacchetto - solitamente nitrato d’ammonio, nitrato di calcio e ammonio o urea.
Tra questi 3 ingredienti il più tossico (se ingerito) è il nitrato d’ammonio, che può portare:
- alla dilatazione dei vasi sanguigni;
- all’abbassamento della pressione;
- a sintomi come mal di testa, vertigini, mancanza di respiro;
- alla comparsa di disturbi come la metaemoglobinemia e l’emolisi.
Approfondisci la composizione del ghiaccio chimico istantaneo
Il nitrato di calcio e ammonio, invece, risulta meno tossico del nitrato di ammonio; tuttavia può risultare rischioso se ingerito in grandi quantità. Lo stesso discorso vale per l’urea, il reattore meno preoccupante tra i tre – ma che può comunque causare nausea, vomito, vertigini e sonnolenza.
Per qualsiasi dubbio o domanda in merito è sempre necessario affidarsi alle cure di un medico che saprà consigliare la migliore terapia.
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