Camminare con un esoscheletro
Emanuele Mortarotti
in
Linea Medicale
08 novembre 2019
Oggi vi raccontiamo una storia davvero straordinaria, che unisce l’utilizzo di un incredibile dispositivo medico alla “rinascita” di un giovane ragazzo vittima di un terribile incidente.
Bentornati sul blog di Dispotech, your disposable excellence. Oggi vi raccontiamo una storia davvero straordinaria, che unisce l’utilizzo di un incredibile dispositivo medico alla “rinascita” di un giovane ragazzo vittima di un terribile incidente. Per farlo, ci serviamo di un articolo letto sul sito abc.net.au.
L’articolo in questione racconta la storia di Thibault, giovane ragazzo francese che quattro anni fa ha un incidente tremendo: cade da un balcone facendo un volo di 12 metri. Miracolosamente è vivo, ma la sua spina dorsale è irrimediabilmente danneggiata: Thibault resta paralizzato dalle spalle in giù.
Dopo questo terribile incidente, il giovane ha deciso di non arrendersi e, grazie ai medici che lo avevano in cura, ha espresso il desiderio di volersi “aiutare” col cervello, visto che non poteva più muovere il resto del corpo.
Così si è prima allenato per molti mesi su un simulatore che, tramite un avatar, simulava movimenti umani che gli sarebbero tornati utili per controllare l’esoscheletro. Successivamente, il team medico dell’ospedale Grenoble Alpes ha impiantato due dispositivi nella testa di Thibault – precisamente tra il cervello e la pelle. Questi due device sono in grado di decodificare gli impulsi provenienti dalla corteccia sensomotoria, ovvero l’area del cervello che controlla i movimenti del corpo. I due dispositivi trasmettono al cervello dei segnali che, grazie ad un algoritmo, vengono trasformati materialmente nei movimenti pensati dal paziente. Tramite questo sistema l’esoscheletro riceve i comandi e si muove.
Incredibile, vero? Siamo sicuri che, grazie a questo importante studio e all’esperienza di Thibault, potranno aprirsi nuove strade e un’opportunità di movimento per tutti quei pazienti che sono paralizzati.
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