Bentornati sul blog di Dispotech, azienda produttrice di mascherine monouso. Nell’articolo di oggi diamo qualche consiglio su come valutare l’efficacia di una mascherina; per farlo, ci serviamo del supporto di un interessante articolo pubblicato su newseu.cgtn.com.
Oramai è più di un anno che conviviamo con l’utilizzo della mascherina, un oggetto che è diventato indispensabile nella nostra quotidianità da quando c’è il Covid-19. Dall’inizio della pandemia, numerosi studi hanno affermato con successo che sì, la mascherina è efficace e protegge dal contagio.
Tuttavia oggi cercheremo di rispondere ad alcuni quesiti che in tanti si pongono: quale materiale scegliere? In quali situazioni è opportuno usarla? Le risposte a queste domande sono importanti principalmente perché adesso esiste una vastissima offerta di mascherine sul mercato. È opportuno scegliere mascherine a norma, la cui efficacia è stata testata e approvata. Nell’articolo fonte prende la parola il dottor Simon Kolstoe della School of Health and Care Professions dell'Università di Portsmouth, Regno Unito. Di seguito, ecco le 3 caratteristiche più importanti da tenere in considerazione quando si acquistano delle mascherine.
Vestibilità
Kolstoe inizia parlando della vestibilità. Secondo le linee guida dell’OMS, è importante indossare una mascherina quando ci si reca in un luogo affollato, in uno spazio chiuso o quando si incontreranno altre persone. In questi casi è probabile che avvenga un contagio, perché si è a stretto contatto con altri individui.
Indossare una mascherina che copra bocca, naso e mento, quindi, evita che il nostro fiato ed eventuali particelle raggiungano il nostro interlocutore o altre persone vicine a noi. Qual è, quindi, la mascherina più efficace da indossare? Quella che ci “calza” perfettamente, che copre anche naso e mento e che possiede il filo regolatore sul naso – il quale permette alla mascherina di trovare l’aderenza perfetta alla forma del nostro viso.
Un ottimo indicatore del funzionamento corretto della mascherina è l’appannarsi degli occhiali quando si respira. Nonostante crei fastidio a chi porta gli occhiali, il fatto che si appannino indica che il respiro è deviato in maniera corretta e la mascherina sta facendo bene il suo lavoro.
Tessuto e materiali
Il dottor Kolstoe spiega in maniera molto chiara la composizione a strati delle mascherine. Ognuna ne ha tre.
- Lo strato esterno è idrofobo: non completamente impermeabile, ma impedisce comunque all’acqua o alle goccioline di passare.
- Lo strato interno, paragonabile ad una sorta di carta velina, è in grado di assorbire l’umidità.
- Lo strato intermedio è composto da un materiale simil-cartaceo, ugualmente assorbente ed in grado di trattenere l’umidità del respiro emesso.
Confezione e certificazioni
Per essere considerata efficace, la mascherina deve rispettare standard qualitativi altissimi e certificati. Il dottor Kolstoe suggerisce quindi di verificare scrupolosamente la presenza di questi marchi certificati prima dell’acquisto e dell’utilizzo delle mascherine.
Nell'Unione Europea tutte le mascherine devono avere il marchio CE. Per possedere il marchio CE, i dispositivi devono rispondere ad alcuni standard:
- la mascherina indossata dal personale medico, ad esempio, risponde alla norma EN 14683;
- le visiere protettive per il viso seguono la norma EN 166;
- le mascherine di tipo FFP2, FFP3 o KN95 devono rispondere ai requisiti della EN149.
Cosa ne pensi di questo articolo? Conoscevi queste informazioni utili? Per qualsiasi informazione o curiosità, contatta il team Dispotech: siamo produttori di mascherine monouso dal 1990!