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Continua il nostro viaggio alla scoperta del ghiaccio e dei suoi benefici. In questo e nel prossimo articolo faremo un vero e proprio viaggio nel tempo, per capire come si è evoluta la terapia del ghiaccio. Ma prima, un po’ di spiegazioni tecniche!
Da tanti anni, oramai, è prassi comune applicare il ghiaccio su una contusione, al fine di diminuirne il gonfiore. La ricerca in campo medico è da sempre interessata al ghiaccio e ai suoi benefici. Tanti professionisti del settore utilizzano il ghiaccio come primo rimedio ad una ferita perché esso rallenta la circolazione nell’area interessata e riduce al massimo l’accumulo di gonfiore.
È il giusto approccio? Facciamo un po’ di chiarezza su questo punto: il gonfiore.
L’infiammazione non è necessariamente una brutta cosa - esatto, avete letto proprio bene… non siamo impazziti! È, anzi, un processo normale che interessa il corpo umano. Quando un tessuto è interessato da un trauma, il corpo cerca di rimuovere lo stimolo danneggiato e iniziare il processo di guarigione. Parte di questo processo è incrementare la circolazione del sangue e il flusso linfatico da e verso la parte che duole.
La metafora che si potrebbe utilizzare per capire al meglio questo processo è “dentro la spesa, fuori la spazzatura”. La spesa è tutto il sangue che accelera il processo di guarigione e le cellule infiammatorie per “ripulire” il tessuto danneggiato. Ad ogni modo, questo processo aumenta il fluido nella parte interessata, ovvero il gonfiore sarà presente tanto quanto la fastidiosa sensazione di dolore. Dopo tutto ciò, ci sarà un grande accumulo di “spazzatura” che dovrà essere smaltita fuori dall’area interessata dal rigonfiamento: questo è il ruolo del sistema linfatico, che aiuta a rimuovere tutte le “scorie” e i fluidi in eccesso che causano l’infiammazione. Scopriamo di più su come il sistema linfatico è importante ai fini del processo infiammatorio.
L’ “autostrada” del gonfiore: il sistema linfatico
Il nostro corpo utilizza due sistemi differenti di circolazione. Quello principale è quello circolatorio propriamente detto, che include cuore, arterie e vene. Il secondo sistema è quello linfatico, un sistema composto da piccolo “bacini” che aiutano a direzionare i fluidi in eccesso dal cuore e raggiungere il sistema circolatorio principale. L’aspetto “sfortunato” del sistema linfatico è che non è dotato di “vita propria” e forza autonoma: l’unico modo che qualsiasi fluido linfatico ha per muoversi all’interno del corpo è, infatti, il movimento e l’attività dei muscoli circostanti. L’attività muscolare provoca un effetto “strizzante” sui vasi linfatici e spinge il fluido verso il cuore. Senza movimento, il gonfiore rimarrebbe fermo e non riuscirebbe ad essere espulso dall’area in cui si trova.
Appuntamento alla settimana prossima con la seconda parte dell’articolo! Per qualsiasi informazione o chiarimento, non esitate a contattare Dispotech, your disposable excellence.