Quanta importanza ha il tipo di ghiaccio che usi per un infortunio?
Emanuele Mortarotti
in
Linea Medicale
10 febbraio 2020
Parliamo di ghiaccio utilizzato a seguito di infortuni: qual è il miglior tipo di ghiaccio?
Nuovo articolo sul blog Dispotech! Oggi, parliamo di ghiaccio utilizzato a seguito di infortuni: qual è il miglior tipo di ghiaccio? Quello che si trova in casa, un ice pack? Vediamo insieme qual è la soluzione migliore.
Nell’articolo fonte viene intervistato Bob Gray, un trainer certificato di atleti, che dà la sua opinione circa il ghiaccio per infortunio anche grazie a 40 anni di carriera, nei quali ha assistito a tanti piccoli e grandi infortuni. Secondo il trainer, il ghiaccio più facile da utilizzare e reperire è quello casalingo: meglio se ridotto in piccoli pezzi e riposto in un sacchetto o panno per adattarsi meglio alla parte del corpo su cui si adagia. Se non si ha del ghiaccio “puro”, si può ricorrere al sempre utile pacco di surgelati che si ha in casa!
Un’altra soluzione sono gli ice pack e i gel pack: comodi perché adattabili a qualsiasi parte del corpo su cui si appoggiano, sono tra i rimedi preferiti di trainer Gray.
Ci sono poi dei dispositivi che erogano la terapia del freddo grazie all’inserimento, al loro interno, di ghiaccio e acqua. Sono, tuttavia, dispositivi spesso costosi e che si trovano in squadre professionistiche piuttosto che in casa di una qualsiasi famiglia.
Una volta individuato il miglior metodo per raffreddare in seguito a un infortunio o a un gonfiore, si consiglia di tenere l’ ice pack o il ghiaccio per intervalli di 15 minuti e di limitare i movimenti per le 24/48 ore successive all’infortunio. Un altro trucchetto può essere fare dei massaggi con movimenti circolari utilizzando un pezzo di ghiaccio sulla zona interessata: funziona!
Insomma, come abbiamo già detto più volte sul blog di Dispotech, il ghiaccio può essere un ottimo alleato per la nostra salute. E tu lo utilizzi dopo gli infortuni? In quale “versione” lo preferisci? Dicci la tua, contatta Dispotech!